Il mio approccio si basa sul concetto per cui il paziente è in primis una persona che necessita di aiuto e non solo una patologia a cui porre rimedio.
Indipendentemente dal disturbo che lamenta il paziente, la mia visita osteopatica è composta da 2 componenti fondamentali, l’anamnesi ovvero la raccolta dei dati clinici del paziente, effettuata nella prima visita e il trattamento manipolativo osteopatico.
La fase di anamnesi comprende domande specifiche, l’osservazione delle immagini strumentali e dei referti diagnostici, ho il dovere di arrivare ad una corretta diagnosi, l’unica possibilità per aiutare veramente il paziente, in sicurezza.
Grazie a questa prima fase individuo se ci sono delle controindicazioni al trattamento osteopatico, se può essere trattato o reindirizzato verso un’altra figura sanitaria piu specifica e appropriata.
Durante il trattamento manuale svolgo l’esame obiettivo, ovvero uno studio del posizionamento del corpo nello spazio. Non solo viene studiata la postura ma cerco anche di individuare quali sono i problemi e gli squilibri che hanno portato il paziente ad atteggiarsi in quel modo. Posso far eseguire al paziente movimenti attivi o passivi, della colonna vertebrale e degli arti, per individuare strutture anatomiche (articolazioni o gruppi muscolari) che soffrono o non sono funzionali.
In aggiunta, potranno essere eseguiti dei test clinici volti a confermare o smentire l’ipotesi diagnostica che deve essere corretta per poter garantire il percorso terapeutico più appropriato.
Infine, questa fase posso mostrare, insegnare ed assegnare esercizi specifici e mirati al paziente che dovrà poi replicare in un secondo momento, in sede privata, per prolungare gli effetti del trattamento.
Molto importante è anche individuare se sono presenti stili di vita, hobby o attività che mantengono o aggravano la problematica del paziente, incrementando di conseguenza la sintomatologia e nel caso porre rimedio o trovare una soluzione alternativa.